martedì 17 febbraio 2015

Elezione del Presidente Mattarella

Come Pino Daniele, a cui DEVO un omaggio (e non penso sia un paragone irriverente), che quando rideva diventava bello anche fuori, così il nostro nuovo Presidente quando... sorride, cancella completamente dal Suo viso quella mestizia, quell'impenetrabilità, distacco e freddezza (forse dovuti allo "sguardo azzurro"...), che non vorresti trovare nel tuo Presidente: così ci fa vedere (e sperare...) altro, e ci fa dimenticare l'inquietante somiglianza con Andreotti nel portamento.

Quasi sempre non approvo e non condivido Renzi, anche perchè non ho mai sufficienti elementi di valutazione per capire cosa stia realmente facendo e se realmente sia per il nostro bene... Trovo però che questa elezione sia davvero stata, senza entrare nel merito, (politici come Cavour e De Gasperi, infatti, sappiamo che hanno agito sempre e solo per il loro personale concetto di bene per il Paese e non per il loro bene) un capolavoro di diplomazia sotterranea di cui Cavour e De Gasperi, appunto, ( nel libro dell'indimenticato meraviglioso prof. Scoppola, "La politica estera di De Gasperi", se ne trova tutta l'essenza, per quanto riguarda quest'ultimo), credo sarebbero stati orgogliosi. Trovo strano io stessa di arrivare a scomodare due politici così alti, nel paragone con Renzi, che di certo non ne sembrerebbe all'altezza, ma che in realtà ha la capacità di riuscire sempre ad ottenere il risultato che ha deciso e prestabilito (rielezione di Napolitano..., Presidenza del Consiglio, PESC per la Mogherini, riforme, Mattarella) e senza mai portare "gli altri", a cui impone le sue decisioni, alle estreme conseguenze: è in questo che lo ammiro da un lato, ma lo temo dall'altro. Certo l'arma del ricatto, in questo nostro momento politico, è più che mai affilata, vista la situazione soprattutto della destra, ed oltre il consueto anelito di tutti alla pensione parlamentare, fatto sta che sembra che qualsiasi cosa voglia fare, Renzi ci riesca.

All'opposto di questo modo di fare politica, c'è la politica come la farei io e come vorrei che fosse fatta: quella del Movimento 5 Stelle, nelle persone di Di Maio e Morra, pacate, chiare, preparate. Nella maratona del tg de La 7 per l' elezione presidenziale, appunto, intervistato durante la prima votazione, Morra, con grande semplicità di linguaggio e senza nessun sotterfugio né verbale né tematico, ha espresso chiaramente la strategia del Movimento, o meglio la "strategia", perchè di strategico in realtà non aveva proprio niente...(Premessa:) Non avendo avuto risposta da Renzi alla richiesta di un nome da proporre ai cittadini in rete, avevano fatto scegliere a loro stessi un nome, che si era rivelato essere quello del giudice Imposimato, diventato così il loro candidato. A questo punto loro lo avrebbero votato alle prime tre votazioni e quella sera stessa avrebbero fatto una riunione per decidere se proporre o meno alla rete il nome di Mattarella per la quarta (molto probabilmente risolutiva) votazione. Morra auspicava che la riunione fosse in streaming, ma data la delicatezza della decisione da prendere, faceva intuire la possibilità che non la si facesse pubblica...

E questo è il passaggio interessante: dalla modalità che useremmo anche noi, e che vorremmo veder praticata (chiarezza nell'esposizione della strategia, messa a conoscenza di tutti e possibilità di assistere alla decisione regina che coinvolgerà "i Tutti"), al Leviatano, che ormai evidentemente ha risucchiato anche i "grillini": "certe" decisioni le DOBBIAMO prendere noi e a porte chiuse; e così infatti è stato. Nonostante loro dicano di muoversi solo ed esclusivamente in funzione dei loro elettori, i loro elettori non hanno potuto capire le posizioni in questa riunione, le modalità con cui la decisione è stata presa, chi ha deciso così e perchè.

E allora la mia domanda è: questo significa che fare politica come la vogliamo noi (CHIARA, PALESE, COINVOLGENTE, RISOLUTIVA, PARTECIPATIVA, E INFORMATIVA) è impossibile? (Visto che neanche il movimento 5 Stelle, che se l'era posto proprio come obiettivo primario, ci riesce?) Oppure è impossibile farla da noi in Italia (nei Paesi del nord Europa infatti mi sembra ci riescano...), perchè il problema siamo proprio noi italiani, geneticamente predisposti ad usare la politica, come magistralmente Renzi ci fa vedere ogni giorno, come mezzo per fare cose all'insaputa dei cittadini che (in teoria, e normalmente...evidentemente non da noi in Italia in questo caso...) li hanno votati e sono i loro datori di lavoro??