martedì 21 giugno 2016

Elezioni amministrative romane 2016

A Roma sembra abbia vinto la voglia di legalità, e non era affatto scontato, anzi.

E che sia rappresentata, per la prima volta..., (FINALMENTE), da una donna che sembra capace (una donna a prescindere, bastachesiadonna, come spesso succede, non avrebbe avuto lo stesso valore), è l'ulteriore buona notizia.
Il timore era che i poteri forti della Roma suburra andassero a votare in massa Giachetti, per permettere una certa continuità, e invece o davvero i romani sono stanchi della totale illegalità diffusa a Roma, o i suddetti poteri forti hanno scommesso sull'incapacità del nuovo sindaco donna 5Stelle, che speriamo fortemente dimostri il contrario.

Inutile dire che non condivido le solite analisi post-voto che emergono dalle conferenze stampa e dagli studi televisivi, meno che mai quelle di Renzi, che continua a non capire niente: il primo a dover rottamare dovrebbe essere se stesso perché, come ho già scritto altre volte, non ha titolo a stare lì: e questo è il primo messaggio che dovrebbe capire.

L'analisi del mio voto, e di quello di chi mi circonda, invece, è la seguente.
Non sono del Movimento 5Stelle, e fino a Marino non avrei pensato di votarlo, ma quello che è successo con l'ex sindaco è stato troppo grave per una convinta, come me, che il corpo elettorale, uno degli organi costituzionali, o meglio il PRIMO di essi, come recita l'art. 1 della Costituzione che afferma:"la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione", sia alla base di ogni democrazia e non possa essere calpestato come ha fatto Renzi annullandogli il voto, con Marino, e autoproclamandosi senza ricorrere al suo voto, con se stesso.
Renzi è illegale ed illegittimo, ed è anche questo il motivo per cui i 5Stelle stanno avendo il sopravvento.
Inizialmente il mio istinto è stato di non andare a votare, (per la prima volta nella mia vita di elettrice di 50 anni), ed al al primo turno non ho votato, perché nessuno meritava il mio voto, TUTTI, infatti, avevano contribuito alla estromissione di Marino ed al calpestamento del nostro voto di cittadini: un colpo di mano troppo grave per me. Ed i 5Stelle ne avevano preso parte, per i LORO interessi "di partito" e di potere, comportandosi come tutti gli altri partiti.
Ma al ballottaggio, il timore che quel PD che non aveva appoggiato l'onesto Marino, eletto però ugualmente dai romani onesti che avevano voluto credere in lui, potesse andare al potere nuovamente, oltretutto perpetuando i danni di anni, di Rutelli e di Veltroni, mi ha fatto scommettere su qualcosa di nuovo, qualcosa che, almeno per l'ambito amministrativo, mi ha convinta, perché ha una leader che parla da cittadina che ha vissuto e deve continuare vivere da cittadina la sua città, non da chi deve solamente governare i cittadini di quella città. E c'è una bella differenza.

I politici di professione, non hanno capito che la ricetta vincente dei 5Stelle è quella di permettere a chiunque ne abbia i requisiti, ne abbia voglia, ed abbia cuore, di partecipare al miglioramento del proprio mondo che non è quello dei politici, i quali non sanno più, (alcuni non lo hanno mai saputo), cosa significhi vivere la vita reale di pochi soldi sempre, tasse (comunque sempre tante e spesso inutili perché bottino per altri e non finalizzate al miglioramento di servizi indispensabili), zero servizi, pensioni quando ormai sei vecchissimo, zero lavoro dignitoso, zero meritocrazia, nessun diritto allo studio, trasporti da terzo mondo, illegalità e malaffare diffusissime ed ormai endemiche, zero finanziamenti per la ricerca contro malattie come il tumore, peste del nostro secolo; nessuna analisi di ampio raggio per le energie alternative, per i rifiuti; una burocrazia che può portarti al suicidio; poteri fortissimi come le banche, nate per aiutare, e diventate sanguisughe che stanno distruggendo le economie mondiali; un'economia ormai superata che non riesce a trovare statisti tanto coraggiosi da sposare nuove teorie alternative, e...chi più ne ha più ne metta.
Altro che scuole di politica...i nuovi politici vanno presi tra la gente normale, tra di noi, perché ormai si è arrivati al paradosso della regina Maria Antonietta che suggeriva di dare brioches al popolo affamato ignara della situazione del suo Paese.
E dopo Berlusconi ed i suoi governi e parlamenti fatti di Gelmini, miss Italia, lobbisti dell'ultim'ora, sportivi, lacchè...che badavano al proprio arricchimento economico, culturale e di status, si è capito che chiunque può fare il politico, perché la politica in effetti è del e per il popolo, dipende però dai fini che vuole raggiungere se è Politica, o mera conquista di privilegi personali.