mercoledì 3 maggio 2017

"La lista della spesa"

Eccoci ripartiti per l'ennesima campagna elettorale, stavolta, almeno, con le elezioni politiche finali.
In autunno? Probabilmente sì, sempre perché fa comodo al politico di turno, che pensa di avere la "congiunzione favorevole", e mai perché sia meglio per il Paese.

A chi si candida, direi, questa volta, di prendere come modello la Famiglia, non più l'impresa, come fece Berlusconi, che non mi sembra abbia funzionato...o mi sbaglio?!
Per farlo serve amare la propria famiglia, essere attenti a tutto e a tutti i componenti, rispettare le regole, e avere MOLTO senso delle priorità.

1. Almeno per la mia famiglia la salute è la cosa principale, poi viene il resto, e per questa (visto come funzionano le cose nella Sanità ),(come per tutto il resto, in realtà...), servono i soldi: e come li trovi? Nel caso del nostro Stato li trovi con la lotta, senza quartiere e senza garantismi di nessun genere, all'evasione fiscale (stimata tra i 120 e i 250 MILIARDI DI EURO!). E' da qui che si deve partire, insieme, quindi, anche alla lotta alle mafie. Molto importante, a questo fine, è la riprovazione sociale (in famiglia la troviamo costantemente e reciproca: ognuno fa presente in un modo o nell'altro - dipende dall'educazione e dal rispetto presente all'interno della stessa, oltre che dalla presenza di adolescenti...- che "non è giusto che lui/lei faccia così! Perché la regola avevate detto che era...."). La riprovazione sociale è fondamentale affinché le regole vengano rispettate a qualunque livello, cosicché le forze di polizia (che sono troppo poche per tutti i "delinquenti" di varia natura che abbiamo da noi) vengano supportate.
Sarò senz'altro impopolare se dico che ho trovato giuste le modalità di ricerca degli evasori nei posti come Cortina, Portofino, Porto Cervo, Roma, Milano, etc., e pedinando chiunque giri con auto costosissime (in teoria...costosissime  anche da mantenere), o abbia appartamenti megagalattici (almeno a Roma migliaia...).


2. A questo punto abbiamo i soldi per mandare in pensione tutti quelli che ci devono andare e possiamo dare il lavoro, a tutti gli altri, tenendo sempre presente che lavorare un po' meno tutti permetterebbe a molti di più di lavorare.

2. A pari merito, almeno per la mia famiglia, c'è l'educazione dei ragazzi (oltre che quella delle buone maniere e della sensibilità verso gli altri(; ), cioè la scuola, che non ha bisogno di una riforma ma di una vera e propria Rivoluzione, e di questo ho già detto in precedenza.

2. Ed eccoci alla salute, come ho già detto, fondamentale. Essendoci tutti quei miliardi, non è difficile pensare ad un diritto alla salute effettivo per tutti quelli che ne hanno bisogno, magari in relazione al reddito e sicuramente cacciando senza alcun appello né garanzia, medici e infermieri che  si approfittano in qualsiasi modo (rubando, maltrattando, operando senza motivo, o semplicemente pensando al proprio tornaconto e non alla salute del paziente).

3. Certo anche l'ambiente rientrerebbe a pari merito nel punto 2... Infatti è il nostro futuro e soprattutto quello dei nostri figli e nipoti. E qui le lobby (che, perdonate la digressione, abolirei TUTTE, anche quelle mascherate come quelle dei concessionari di demanio pubblico, dei tassisti, e chi più ne ha più ne metta...) sono potentissime, ma vanno combattute, per il bene dei tanti: basta con il bene per i pochi.
Per questo punto basterebbe applicare ciò che già funziona in certe nostre province del Nord o in Nord Europa (ricordo un fantastico servizio di Jacona in proposito).

4. Immigrazione. Ovviamente va rivoluzionato anche qui l'approccio. Auspicabili i corridoi umanitari, e le modalità di inserimento con insegnamento della nostra lingua e delle nostre regole come esistono in Germania, ed ovviamente nessuna "detenzione" di alcun tipo, oltre che una prioritaria azione di tutela dei minori (in quanti ne prenderemmo uno se fosse possibile?), che rischiano situazioni che non mi fanno dormire la notte.

5. Giustizia. La sensazione è che noi "poveracci" non la conosciamo. Chiunque abbia un problema con la giustizia si rende conto che la giustizia non c'è, come non c'è per tante persone uccise o incarcerate ingiustamente. Uno Stato con una giustizia a misura di avvocati, commercialisti e burocrazia, cosicché chi non può permettersene uno (bravo e onesto) rimane aggrovigliato nelle troppe leggi e regolamenti (fatte in tale mole proprio per garantire solo la "fuga" ai potenti), addirittura quasi accusato a sua volta, comunque quasi sempre senza giustizia. Come diceva la maestra Silvia: "poche regole ma con fermezza": mi sembra sia un principio universale, applicabile anche ad uno Stato.


A piè di pagina vorrei inoltre dire che a mio parere sia forse meglio morire di fame o, più che altro... , cercare di riciclarsi in qualche  modo e cambiare lavoro, piuttosto che morire o veder morire i propri cari di tumore (vedi l'Ilva, per esempio); e che  non si debba pensare che il ramo dell'edilizia debba sopravvivere ad ogni costo, permettendo, a tal fine, di cementificare ovunque per farlo lavorare: si potrebbe invece, più che altro, usarlo per ristrutturare il già esistente (scuole, case in zone terremotate, ponti, strade, palazzi storici...,) tanto i soldi li abbiamo trovati (;