domenica 8 marzo 2020

"Un bel tacer non fu mai scritto"

...ci ricordava spesso papà. Un proverbio che sento più che mai adatto al momento che stiamo vivendo.
Renzi ed i suoi, Salvini, ma anche la Meloni, l'onnipresente Tajani con Forza Italia tutta, continuano a non perdere occasioni preziose, per stare zitti. Renzi anela ad avere un uomo forte al potere, un ducetto, (lui?), in questo momento: ed oltre a continuare ad essere pericoloso, continua a non capire che noi, veri democratici moderati, di ducetti non abbiamo proprio bisogno, che al nostro Paese, sempre, ma più che mai in questo momento, servono persone autorevoli, non autoritarie.
 Da cittadina ci tengo a dire che trovo che il governo si stia muovendo bene; che mi è piaciuto l'intervento di Conte sulla chiusura delle scuole: trasparente, chiaro, tranquillizzante, vicino;  che avevo bisogno dell'intervento del presidente Mattarella, che ho molto apprezzato per toni e contenuti; che mi sento tranquilla e che penso sia giusto tutto quello che si sta facendo; che siamo i  pionieri in  in una zona politicamente democratica, l'Europa, (agire in un Paese con un regime, come la Cina o l'Iran, è sicuramente più facile) ed in una situazione mai avvenuta a memoria d'uomo (gira un video del dicembre 1969 che fa ben capire quale fosse l'approccio in casi simili, all'epoca) e che quindi dobbiamo capire ed appoggiare chi prende decisioni per il nostro bene, senza saccenza, e capire che si vada un po' a lume di naso, essendo tutto in fieri e tutto assolutamente nuovo.
Penso che non si debbano fare trasmissioni in cui si chiede a tizio  ed a caio se Conte ha fatto bene a fare così o meno:  è un inutile parlarsi addosso, aria fritta. Penso invece che noi cittadini dobbiamo, responsabilmente, accettare quello che ci viene chiesto, facendo tutto il possibile nel nostro piccolo: dare una mano a chi è in difficoltà, tenendo i bambini di chi deve andare a lavorare e non può pagare una baby sitter, portando medicine e generi alimentari a chi non può uscire per patologie a rischio.
Agire invece che parlare, esternare inutilità, chiedere decine di miliardi, dieci in più ogni giorno, per arginare la situazione economica, quando si sa benissimo tutti (ma di più proprio Renzi e Salvini che al governo ci sono stati) che soldi  non ce ne sono: ma dove si prendono? Siamo sempre noi che dovremo tirarli fuori, e comunque non ci sono.
Vogliamo sentire solo le comunicazioni che hanno da farci le istituzioni e gli esperti (quelli veri), le critiche in questo momento, in cui tra l'altro stiamo ricevendo complimenti, non le vogliamo sentire. Vogliamo sentirci uniti, solidali, tutelati, informati dei fatti veri (forse senza troppo entrare nel merito delle situazioni dei reparti di terapia intensiva perché ci fa venire un'inutile ansia che non aiuta né noi né chi ci si trova, pur apprezzando di cuore il lavoro di tutti i - troppo pochi...-  medici e paramedici, che continuano - da anni ormai - a lavorare in condizioni estreme).

2 commenti:

  1. Aggiungo 2 lettere scritte tra ieri e oggi.
    Per carità De Angelis abbia pietà di noi poveri cittadini, stasera dalla Gruber ha perso l'ennesima occasione per stare zitto.
    In questo drammatico momento proprio non riesce a capire che del giornalismo come lo fa lei (sempre...), (soprattutto) in questo momento non solo non ne riceviamo nessuna utilità, perché lei non informa, ma addirittura ci nuoce, ma non ne abbiamo proprio bisogno? Abbiamo invece bisogno del governo che abbiamo, e delle risposte alle sue (provocatorie, inutili e controproducenti) più che domande, puntualizzazioni presuntuose e non puntuali, come quelle della ministra De Micheli, che questa sera ho particolarmente apprezzato. Lei, De Angelis, sale sempre in cattedra nelle sue affermazioni, senza avere lo spessore per farlo.
    Da cittadina chiedo con tutto il cuore a lei, e a Salvini e a Renzi, e ai tanti altri come voi, di risparmiarci le vostre modalità, consuete, che hanno come obiettivo, il solo mettersi in mostra: in questo momento abbiamo bisogno di avere , come abbiamo, un' unica ed affidabile voce e cabina di regia che è il presidente Conte ed il suo governo con il magnifico Borrelli (che stasera alla conferenza stampa, che le consiglio di vedere perché ci sono le risposte ai suoi sciocchi interrogativi, dal colore che aveva in volto avrà avuto 200 di P.A.), tutti gli altri, compreso lei, sono pregati di obbedire (come d'altra parte ha auspicato lei stesso) e stare zitti: non abbiamo bisogno di voi (io mai, ma comunque credo nessuno) in questo momento. Cercate di fare, una volta tanto, il bene del vostro Paese e dei vostri concittadini, rendendovi utili, piuttosto, se ci riuscite.
    Abbiamo bisogno di credere che il governo del nostro Paese ci traghetterà al di là di questo incubo, e per quel che vedo, lo sta facendo nel modo migliore che questa assurda e sconosciuta situazione possa permettergli di fare.

    Distinti saluti,


    Cristiana Micarelli, blogelettorirottermaier

    P.S.
    Mi scuso se ho sbagliato indirizzo ma lei non ha un indirizzo email, da quel che ho visto





    RispondiElimina
  2. Gentile direttore Bechis,
    visto che la leggo e l'ascolto mio malgrado, (perché purtroppo mi arrivano i suoi articoli sullo smartphone, e perché, troppo, spesso è ospite da Mentana) e siccome, come dice lei, è ancora concesso esprimere le opinioni critiche, anch'io le esprimerò la mia, da cittadina.
    Non abbiamo bisogno, mai, ma soprattutto in questo momento, di "giornalisti" come lei (e purtroppo come tanti altri, politici compresi), che non informano ma ci fanno del male, minano i nostri fragili equilibri di cittadini in quarantena impauriti, e, soprattutto, non ci sono "utili" in niente.
    Noi cittadini, in questo momento, abbiamo bisogno di credere nel presidente della Repubblica, nel nostro presidente del Consiglio ed in questo governo, di certo non in certi governatori schizofrenici come Zaia che una settimana fa pretendeva la riapertura delle aziende chiuse per scongiurare la catastrofica crisi economica del Nord Est, salvo poi, 2 giorni dopo pretendere la chiusura totale di tutto e tamponi per tutti; o Fontana, che, incapace pure di mettersi adeguatamente una mascherina, pretende tutto ed il contrario di tutto incapace di gestire la situazione, tant'è che ha avuto bisogno di assoldare il badante Bertolaso.

    Non ci vuole, almeno qui, uno scienziato per capire che il presidente Conte ha a cuore, più di ogni altro, il nostro bene psicofisico, tanto da capire qualcosa che voi (ma noi cittadini sì) continuate a non capire (pur dicendo tutto ed il contrario di tutto): se avesse chiuso tutto subito noi saremmo impazziti, usciti di testa: lo stillicidio è indispensabile per non farci crollare.
    Ha sperato fino a ieri, come ognuno di noi, che si potesse fare a meno di certe misure, perché lo sa (lui sì) che stare a casa con un uomo violento, soprattutto con dei bambini, è terribile, se non può neanche uscire a correre; che se hai in casa alcolizzati e drogati, rischi addirittura la vita, in caso di crisi. Oppure, in casi meno drammatici, che tenere a casa i bambini di certe età è difficile, e che chiudere tutto significa morire e non avere fra un po' non solo cibo, ma pannoloni per chi usa solo quelli, o altro di cui, noi fortunati, neanche sappiamo.
    E' facile criticare, più difficile dare idee costruttive in sordina, senza voler apparire i salvatori della patria, che invece sono quelli che ci affosseranno.

    Per quanto riguarda le categorie dettagliate mancanti, penso che usando un po' di buonsenso, sempre che lo abbiate..., Conte ha parlato di settori di prima necessità: secondo lei benzinai e tabaccai non lo sono?? E' stato un modo per non fare il "ducetto" , come sarebbe piaciuto fare a tanti altri in un momento come questo, e lasciare margini di buonsenso a tutti; anche perché, tutti quelli che pretendono la chiusura di tutto adesso, saranno quelli che PRETENDERANNO il risarcimento di tutto dopo, per il solito scarica barili in cui siamo campioni e che fa di noi un Paese pessimo, senza un briciolo di autodeterminazione, responsabilità personale, attenzione al prossimo: lei, per esempio, da giornalista, ne avrebbe, di grandi, di responsabilità.

    Le auguro una buona domenica di riflessione, la mia, "grazie" a lei, è già cominciata male.

    Cristiana Micarelli, blogelettorirottermaier

    RispondiElimina