mercoledì 21 agosto 2019

The day after

Combattuta tra senso di liberazione e scampato pericolo (niente in confronto a quello provato dopo il "colpo di mano" di Napolitano con Berlusconi, lì fu proprio gioia), e grande preoccupazione dettata anche dal vuoto di partiti ed idee, ho apprezzato molto il discorso di Conte, decisamente uomo delle Istituzioni, niente affatto pupazzo, come in molti (soprattutto giornalisti) hanno voluto farci credere all'inizio: a mio parere semplicemente una persona preparata ma umile, scaraventata in una dimensione non sua, che con grande umiltà ha prima voluto capire ed imparare, senza sentire la necessità di "dare spettacolo" ponendosi come non era - leader forte e autoritario-, e poi è venuto fuori, il premier pacato ed autorevole che è stato, e che ieri ha confermato di essere. Nasce come uomo dei 5Stelle, che da subito, almeno io, ho capito ingoiasse il rospo della Lega, pur di fare questo governo del cambiamento. Il mio blog prova che non sono grillina, ma Conte mi è piaciuto, e trovo che abbia fatto buon viso a cattivo gioco pur di provare a fare qualcosa di diverso per il Paese (cosa che da decenni auspichiamo tutti), sempre con modalità pacate, in buona fede, e sempre con più stile di tutti i voltagabbana, opportunisti e pagliacci che ci sono stati e ci sono nei governi e in Parlamento e da anni.

Salvini con il suo intervento ha confermato la sua inadeguatezza al suo ruolo istituzionale.

Renzi non mi è dispiaciuto (...incredibile..., ed è pure simpatico quando si mette in discussione e fa un po' la vittima, uno di noi in gruppo quando scherziamo con gli amici, ho sempre avuto difficoltà a considerarlo un presidente del consiglio...), certo è che è sempre pro domo sua, ha agitato lo spauracchio dell'aumento dell'IVA (a detta della Palmerini, giornalista del Sole 24 Ore, un alibi) e della Finanziaria da votare, per mantenere tutti i suoi ai loro posti...

Se è vero che uno dei motivi che ha permesso a Salvini di sfiduciare Conte sia stata l'assicurazione di Zingaretti (lo apprendo oggi da certa stampa) che il PD non avrebbe fatto l'assist ai 5Stelle, salvo poi servirlo su un piatto d'argento con l'intervento di Renzi, mi viene la nausea. E il dubbio è: gioco delle parti tra i due (anche se Zingaretti non mi sembra uno capace in questo senso, ma sicuramente la De Micheli sì...) o PD completamente spaccato con Renzi che in Parlamento ha già il suo "nuovo" partito? E l'incoerente sarebbe Conte??

Comunque, visto che la maggioranza relativa l'hanno presa i 5Stelle alle elezioni politiche, non mi sembra un "colpo di Stato" farli riprovare con una nuova maggioranza, mantenendo però loro, come ho già detto, in quanto maggioranza relativa, la barra del timone, e non il PD che  non deve permettersi di dettare legge, ma piuttosto baciare per terra per la grazia ricevuta (da Salvini e da Mazzarino-Richelieu-Cavour/Renzi). 

Io da elettrice, auspico nuove elezioni, con, a sinistra, una specie di "Partito d'Azione", come ho già detto una "Lista civica" di persone illuminate, così da avere finalmente "qualcosa" da votare. Diversamente, cioè con questi partiti da eleggere, sarebbe il disastro a sinistra e probabilmente il tripudio della destra (comunque impossibilitata poi a governare, visto che Salvini si è alleato con Di Maio per governare, tradendo Berlusconi e Meloni...: cos'è cambiato in una anno? Nulla...anzi...).

Un novo governo, con le premesse che sappiamo, e cioè nessun programma deciso e condiviso, ed una finanziaria incondivisibile dal PD, mi sembra una pezza già logora. Inoltre le voci che corrono sull'eventuale nomina a premier di Fico non la condivido, non lo trovo all'altezza perché è tutt'altro ruolo rispetto a quello di Presidente della Camera che comunque ha svolto bene. A questo punto sarebbe meglio un Conte bis, e Fico agli Interni..., ripeto, pochi rimpasti: ci costano, soldi e tempo, solo sostituzione dei ministri della Lega eventualmente, rispettando la maggioranza dei 5Stelle.


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